Il 60% del patrimonio edilizio in Italia è stato realizzato senza adottare norme antisismiche specifiche.
La novità più rilevante in fatto di norme antisismiche è infatti entrata in vigore in seguito alla Legge del 1974,
la stessa che ha introdotto l’obbligo di costruire seguendo tutta una serie di norme tecniche per la costruzione di abitazioni in aree sismiche.
La stragrande maggioranza del patrimonio edilizio italiano necessita d’un impegno economico pubblico e privato per essere messo a norma, e fruire della giusta sicurezza e stabilità.
Ridurre il rischio è possibile investendo risorse.
“Bene fa lo Stato a continuare a supportare con incentivi e detrazioni fiscali le opere antisismiche, ma purtroppo non basta – sottolinea Paolo Spagna, Consigliere Nazionale dei Geologi e Vice Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi -.
La parola chiave è prevenzione
La strada maestra è e rimane la prevenzione. Riduce fino al 10% i costi generali e limita il rischio di perdite umane tra i 22 milioni di persone che vivono in zone ad elevato rischio sismico”.
In base ai dati resi noti dal Consiglio Nazionale dei Geologi la mancata prevenzione del rischio sismico, dal dopoguerra ad oggi, è costata all’Italia circa 200 miliardi di euro e un numero notevole di vittime.
Costi alla mano per mettere in sicurezza il patrimonio abitativo italiano da eventi sismici si prevede un investimento totale di circa 93 milioni di euro.
La parola chiave è prevenzione e rendere antisismico un edificio è possibile. Non è strettamente necessario
demolire per ricostruire, ma è possibile andare a compiere modifiche strutturali, in grado di rinforzare, ma soprattutto regalare all’edificio il giusto grado di ‘dinamicità’ per sopportare le scosse sismiche.
Ristrutturare grazie all’intervento di professionisti accreditati
Prima di effettuare un qualsiasi intervento su un’abitazione già esistente devono essere effettuati controlli ed esami
preliminari, avvalendosi della professionalità di un esperto.
Il primo passo consiste nella sistemazione di tiranti per fissare le pareti di una casa da un angolo all’altro. La messa in opera di tubi di metallo per bloccare i muri consente di rendere la struttura più solida. L’intervento deve tenere nella giusta considerazione anche l’estetica della casa, per questo i tiranti dovranno essere nascosti dall’intonaco per abbellire la struttura.
Le pareti possono essere rafforzate dalla sistemazione di reti elettrosaldate, mentre gli intonaci possono subire la giusta modifica utilizzando materiali all’avanguardia e decisamente più resistenti a base di calce.
La parte più a rischio dei vecchi edifici è rappresentata dall’area del solaio, per questo è bene intervenire sistemando tiranti in acciaio, che consentono di migliorare di gran lunga il collegamento fra le pareti.
La struttura può essere rinforzata sistemando pilastri in intonaco armato, in grado di dare sostegno e fungere da ‘elementi assorbenti’ nel caso di vibrazioni.
E’ importante intervenire anche sulle fondamenta, iniettando all’occorrenza materiale stabilizzante.
Quando si interviene su un edificio a più piani è importante farlo in maniera globale. E’ infatti riduttivo limitarsi a mettere in sicurezza un singolo appartamento.
Valutare caratteristiche antisismiche all’atto di acquisto di una casa
All’atto di acquisto di una casa è importante ottenere tutte le informazioni sulla stessa per capire se la costruzione vanta caratteristiche antisismiche.
Come per le aree interne di un edificio è importante, dopo un certo numero di anni, eseguire controlli agli elementi strutturali, soprattutto per controllare che nel tempo non siano intervenute modifiche di rilievo.
Alcuni segnali di difficoltà si possono intravvedere facilmente come le crepe lungo gli intonaci nel caso in cui risultino evidenti ed abbbiano intaccato tutto lo spessore del muro. Un altro segno di sofferenza è la presenza di distacchi fra solai e muri.
Considerando i costi di un intervento per mettere a norma sismica un’abitazione una prima stima considera un costo che ammonta a circa 200-300 euro/mq.
Una ‘polizza terremoto’ per tutela l’abitazione
Sempre più persone scelgono di proteggere la propria abitazione anche dai rischi sismici e per questo sottoscrivono ‘polizze terremoto’.
La copertura sismica di solito è parte integrante delle ‘polizze casa‘.
Le polizze anti-sisma sono studiate per aiutare il sottoscrittore ad affrontare gli eventuali disagi che possono derivare da un evento come il terremoto.
Di norma le polizze offrono un contributo per coprire le spese di ripristino della casa colpita da un sisma. La percentuale del rimborso è stabilita all’atto della sottoscrizione della polizza e può coprire spese per demolizione, sgombero, smaltimento macerie, trasporto al pari di spese per pernottare in albergo nel caso in cui la casa risulti inagibile.
L’assicurazione contro il terremoto, così come quella per le calamità naturali non rientra nella categoria delle polizze obbligatorie.