Avere una casa sempre in ordine è il sogno di tutti, ma sappiamo molto bene quanto sia difficile raggiungere questo obiettivo. Al giorno d’oggi siamo sempre di corsa ed il tempo che rimane è sempre troppo poco per riuscire a mantenere la casa impeccabile. Tuttavia, le stesse pulizie domestiche potrebbero rivelarsi molti più semplici e veloci se ogni ambiente fosse sempre in perfetto ordine.
Bisogna dunque partire da qui per riuscire a dimezzare il tempo necessario per le faccende domestiche e fare decluttering è senza dubbio la strategia più efficace per riuscire a fare ordine in casa.
Questo termine significa letteralmente “fare spazio”: con il decluttering ci si disfa di tutto il superfluo, in modo da avere meno cianfrusaglie inutili in giro per la casa. Vediamo però adesso alcuni consigli utili per riuscirci nel concreto.
Decluttering, che passione!
In un momento in cui la sensibilità ambientale e la sostenibilità sono diventate priorità per molti, il decluttering sta guadagnando sempre più popolarità tra gli italiani, veri e propri accumulatori seriali di oggetti. Secondo un recente ricerca condotta dalla piattaforma Wallapop in collaborazione con mUp[1], ha svelato che la Primavera è per gli italiani il momento perfetto per liberarsi del superfluo (lo sostiene il 65% degli intervistati!)
Oltre alla Primavera, dove tutti si sentono in dovere di dedicarsi al decluttering casalingo, gli intervistati affermano che è una pratica che può essere fatta 1 o 2 volte all’anno, o anche ogni volta che si renda necessario. Quando si decide di realizzare un decluttering delle proprie abitazioni, l’abbigliamento e gli accessori da cucina sono tra gli oggetti dei quali ci si libera più frequentemente, rispettivamente per il 31% e 28% dei rispondenti.
Il metodo delle 4 scatole per fare decluttering
Il metodo delle 4 scatole si rivela molto utile per riuscire a liberare spazio in modo intelligente e ragionato. In sostanza, non bisogna fare altro che procurarsi 4 organizer e contenitori per la casa e destinare ognuno di questi ad uno scopo differente. Nel primo si possono mettere tutti quegli oggetti che sono utili e che dunque si vogliono conservare, nel secondo quelli che invece non si utilizzano più ma sono ancora in buono stato e dunque si possono vendere. Il terzo contenitore può essere utilizzato per riporre tutti quegli oggetti che meritano una seconda chance e dunque rimangono per un certo periodo in standby mentre nell’ultimo andranno inserite le cose da buttare.
Il metodo delle 4 scatole è molto utile per suddividere tutto quello che si trova nei vari ambienti della casa e liberare spazio negli armadi e nei cassetti.
Il contenitore degli oggetti in standby
Come abbiamo detto, un contenitore andrebbe riservato a quegli oggetti o indumenti che non si è sicuri di voler gettare, vendere o regalare. Solitamente si tratta di cose che hanno un certo significato emotivo e che dunque non ci si sente pronti ad abbandonare. Come comportarsi dunque con questi oggetti? Dopo averli riposti tutti nel contenitore dedicato appunto alle cose in standby, conviene lasciarli da parte per un certo periodo: un mese ad esempio. Se scaduto il tempo ci si rende conto di non aver mai aperto la scatola, allora significa che il contenuto è superfluo ed è arrivato il momento di liberarsene una volta per tutte.
Sistemare tutto nei giusti spazi
Una volta applicato il metodo del decluttering non rimane che sistemare tutto quello che si è salvato all’interno degli armadi e dei cassetti. Si potrà notare come lo spazio a disposizione sia aumentato in modo esponenziale e questo è un incentivo in più per mantenere la casa in ordine ed evitare di lasciare cose in giro, al di fuori del loro posto. Se applicato nel modo giusto, il metodo del decluttering funziona e regala grandi soddisfazioni! L’importante è liberare la propria mente, pensare al presente e al futuro, evitando di rimanere ancorati al passato.
Cosa fare di tutto quello che è stato scartato?
Nonostante il decluttering sia a volte faticoso, sempre secondo il sondaggio condotto da Wallapop, più dell’85% degli intervistati ha ammesso di aver venduto nella propria vita almeno un oggetto usato. I motivi principali che li hanno spinti a prendere questa decisione sono stati la necessità di avere più spazio in casa (48%), donare una nuova vita a oggetti inutilizzati o che non servono più (47%) ma anche la possibilità di avere un guadagno extra (42%).
Le piattaforme second-hand come Wallapop sono quindi l’alleato perfetto: permettono di fare spazio nelle proprie case, non gettando via gli oggetti, ma dando loro una seconda vita nelle mani di qualcun altro, promuovendo così un approccio positivo all’economia circolare e uno stile di vita più sostenibile. Senza dimenticare il guadagno extra che permettono di ottenere!
[1] mUp per Wallapop, marzo 2024 – campione di 1002 intervistati – interviste CAWI con un campione di intervistati di età compresa tra 18 e 74 anni condotte fra il 29 febbraio e il 4 marzo 2024