La sostituzione della caldaia va effettuata valutando sia la tipologia dell’ambiente da riscaldare che le caratteristiche tecniche del dispositivo che andremo ad installare. Vediamo quali sono i criteri che ci devono guidare nella scelta.
Quando arriva il momento di costruire o ristrutturare casa ci si pone sempre il dubbio: quale caldaia scegliere?
In realtà non c’è un’unica risposta; tutto dipende dalle nostre esigenze. Ci sono però dei criteri importanti che
ci devono guidare nella scelta.
Che si tratti di un impianto per il solo riscaldamento o di una versione combinata per produrre anche acqua calda, la dimensione della casa è il primo criterio di valutazione. Maggiori sono i metri cubi da riscaldare, maggiore dovrà essere la potenza della caldaia. È importante valutare bene anche le prestazioni energetiche dell’abitazione: ogni dispersione di calore contribuisce ad aumentare i consumi.
Ci sono poi da considerare il numero degli occupanti (un single consuma meno acqua calda rispetto ad una famiglia di quattro persone) e la zona geografica di residenza.
Indipendentemente dal modello che si andrà a scegliere, un parametro da tener sempre ben presente è quello relativo all’efficienza energetica della caldaia che si misura attraverso il rendimento di combustione: più alto è il rendimento, maggiore sarà l’efficienza energetica e, quindi, la riduzione dei consumi e dei costi in bolletta. Anche gli aspetti tecnici non vanno trascurati: dal rapporto di modulazione alla compatibilità con gli accessori di termoregolazione, dall’eventuale gestione delle zone per grandi ambienti all’utilizzo di un bollitore esterno per la
produzione di acqua calda, sono tutti fattori che permettono di ottimizzare il funzionamento dell’impianto e di garantire massimo comfort e massimo risparmio energetico.
Caldaia a condensazione o pompa di calore?
Per avere un impianto di riscaldamento efficiente e spendere meno in bolletta bisogna scegliere una delle nuove tecnologie che offre il mercato: caldaia a condensazione o pompa di calore. La differenza è tra riscaldare casa con il metano o con l’energia elettrica.
La caldaia a condensazione è una soluzione flessibile e affidabile che permette di migliorare il rendimento energetico della propria casa e ottenere un notevole risparmio sulla bolletta del gas. Risparmio che può arrivare fino al 35% rispetto a una caldaia tradizionale di vecchia generazione.
I prezzi delle caldaie a condensazione variano tra i 1.000 e i 2.000 euro (installazione esclusa); spesa iniziale che viene però ammortizzata dal risparmio energetico, che nel lungo termine porta solo benefici. Inoltre, chi decide in installare una caldaia a condensazione di ultima generazione potrà beneficiare delle detrazioni fiscali previste dalla legge.
La pompa di calore è indicata quando si progetta una casa partendo da zero o quando si ristruttura completamente un’abitazione. È un sistema più complesso e più costoso rispetto agli impianti tradizionali a caldaia ma garantisce risparmi energetici e bassi consumi. Si tratta di un apparecchio capace di trasferire calore da un ambiente a bassa temperatura ad uno a temperatura superiore, sfruttando l’energia elettrica con ottimi coefficienti di prestazione. La pompa di calore è la scelta ideale quando si vuole realizzare un impianto di riscaldamento a pavimento, perché funziona bene a bassa temperatura.
Un sistema ibrido fra caldaia e pompa di calore può rappresentare la scelta migliore in caso di interventi di ristrutturazione di media grandezza o quando si vogliono realizzare sistemi di riscaldamento integrati al condizionamento estivo e alla produzione di acqua calda sanitaria.
In questo caso i due impianti dialogano l’uno con l’altro: la caldaia entra in gioco nei periodi di freddo più intenso, la pompa di calore nei periodi più miti e durante l’estate come aria condizionata.