Quando si deve ristrutturare una vecchia casa è molto importante non sottovalutare l’impianto elettrico.
Per mettere a norma un impianto elettrico esistente a volte può essere sufficiente intervenire solo su alcuni componenti, ma nella maggior parte dei casi è necessario rifarlo completamente, affrontando così un costo più elevato.
Il progetto di un impianto elettrico deve essere eseguito da personale esperto, tenendo conto della disposizione dell’arredamento e degli elettrodomestici, che attraverso la planimetria della casa valuta come deve avvenire l’installazione dell’impianto elettrico. La progettazione,
infatti, va fatta tenendo conto della disposizione dell’arredamento e degli elettrodomestici più grandi, prevedendo una distribuzione uniforme delle prese di corrente sulle pareti per un’efficiente funzionalità di tutto l’impianto.
La progettazione di un impianto elettrico non è un lavoro semplice da realizzare “fai da te”, occorrono competenze specifiche, conoscere le normative in vigore e sapere esattamente quale materiale elettrico acquistare perché un impianto moderno ed efficiente, per risultare a norma, deve rispettare i canoni di sicurezza indicati dalla normativa CEI.
Vediamo nel dettaglio i requisiti necessari che rendono un impianto elettrico a norma
1. Innanzitutto il lavoro di progettazione e installazione deve essere effettuato da professionisti del settore impiantistica in possesso dei requisiti previsti dalla legge che dovranno essere iscritti all’albo regionale installatori impianti elettrici o riconosciuti da UNAE o ANIE.
2. L’impianto elettrico a norma deve essere obbligatoriamente dotato di un dispositivo salvavita e della protezione diretta dei suoi componenti che ne impediscono il contatto fisico. Gli impianti, così come le relative protezioni, vanno definiti in base a quelle che sono le caratteristiche dell’ambiente, come ad esempio l’umidità o la presenza di polvere.
3. Oltre al salvavita è necessario aggiungere gli interruttori magnotermici, che entrano in gioco in caso di cortocircuito o sovracorrente.
4. I cavi elettrici devono essere sistemati in tutta sicurezza all’interno delle apposite canaline, sotto traccia oppure a vista. La sezione dei cavi dovrà essere proporzionata alla potenza dell’impianto elettrico, che andrà calcolata in base al numero di inquilini, agli elettrodomestici e alle dimensioni della casa. L’impianto elettrico deve essere sezionato in più parti, per poterne eventualmente isolare la parte affetta da un malfunzionamento
5. Le prese e gli interruttori dell’impianto elettrico devono essere fissati al muro e dotati delle apposite placche. Le prese volanti sono da evitare assolutamente in quanto riducono notevolmente la sicurezza di un impianto.
6. Evitare il collegamento di fili con il nastro isolante ma utilizzare i piccoli contenitori di materiale isolante.
7. Fare una costante manutenzione dell’impianto elettrico, sostituendo immediatamente eventuali componenti elettrici, come prese o interruttori, non più funzionanti. Così facendo si manterrà sempre ottima l’efficienza e la sicurezza dell’impianto elettrico.
Una volta completato il nuovo impianto, il professionista che lo ha eseguito rilascia il certificato di conformità, documento che indica come è stato fatto l’impianto, i materiali elettrici utilizzati, dove si trova e i relativi richiami alle norme vigenti. Entro 30 giorni tale documento dovrà quindi esserepresentato al comune di appartenenza, che provvederà a inoltrarlo alla Camera di Commercio.
Vi ricordiamo che grazie al Bonus Ristrutturazioni 2017 anche per la sola “messa a norma” dell’impianto elettrico si possono ottenere delle agevolazioni fiscali.