Vibia continua la sua sperimentazione tecnico stilistica grazie a creativi ricchi di talento partendo dalla sua sede di Barcellona e facendo il giro del mondo.
Il designer Martín Azúa continua la sua ricerca illuminotecnina per Vibia proponendo una nuova creazione dal nome Halo. Per lui materia e luce sembrano fondersi fino a diventare tutt’uno. Questa lampada da parete infatti si ispira alla purezza lineare e alla luce minimalista degli anni sessanta. Purezza e luce si contraddistinguono per la linearità della forma, con un profilo molto semplice e rigoroso fissato ad una base di alluminio.
La luce soffusa si cela nell’incasso del led che permette di irradiare una luminosità eterea e di grande effetto. Nella progettazione di questa serie, già sperimentata e prodotta dal designer in altre versioni, ha avuto un ruolo fondamentale l’integrazione della tecnologia led, spiegano da Vibia, in grado di dare a questa collezione un aspetto immateriale e leggero.
È disponibile anche una versione con più barre luminose regolabili a mano e posizionabili a piacimento per delle vere e proprie sculture luminose.
Vibia tra i Best of the Year
Altro riconoscimento per Vibia e in particolare uno dei prodotti di sua produzione. La rivista Interior Design ha decretato a fine anno il miglior prodotto nella categoria illuminazione. Il vincitore del Best of Year 2019 è stato Tube, un progetto firmato Vibia ma prima ancora dal designer Ichiro Iwasaki. Si tratta di una lampada a sospensione innovativa costituita da una rete tubolare posizionabile in orizzontale e/o verticale da libero posizionamento. La luce si diffonde da un punto di connessione che lascia piena libertà di progettazione nelle sue configurazioni.
Vibia a Bratislava
Infine approdiamo a Bratislava, in un antico palazzo del tredicesimo secolo dove Vibia ha trovato la sua location perfetta. Il progetto di ristrutturazione è firmato dall’architetto Lucia Ortutová e si tratta di un elegante bar, il Mirror Bar, al piano terra dell’emblematico Radisson Blu Carlton Hotel. Colpiscono di lui l’eleganza e l’atmosfera bohémien della vecchia Europa. Mantenendo i dettagli storici della vecchia struttura traspira intatta la storia del luogo. E Vibia con le sue lampade si trova a proprio agio ricreando un perfetto locale campione per dimostrare le sue potenzialità.
Articolo di Silvia Fabris